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Con questo editoriale voglio esplorare la realtà nascosta dietro il mondo della fama, analizzando come il successo possa trasformarsi in una gabbia invisibile.
La celebrità spesso riduce le persone a semplici immagini, svuotate della loro umanità. Un esempio classico è la figura della diva nel film *La Dolce Vita*: una donna trasformata in oggetto di desiderio, costantemente controllata e manipolata, non solo dagli uomini, ma anche dai meccanismi di potere che regolano la sua vita. Questo processo di oggettificazione non riguarda solo le star del cinema, ma anche influencer, modelle e altre figure pubbliche, tutte accomunate da un’esperienza di costante controllo e perdita di sé.
La fama impone regole rigide: contratti, superiori, un’immagine da mantenere per il pubblico. Non si tratta solo di scelte estetiche imposte, come il colore dei capelli per le modelle, ma anche di un obbligo di neutralità che inibisce l’espressione personale. Molti influencer di successo evitano di esprimere opinioni per paura di perdere pubblico e opportunità lavorative. Questo fa sorgere una domanda: conosciamo davvero queste persone? La risposta è no. Vediamo solo una maschera, creata e imposta dall’alto.
Questa alienazione porta a una decadenza interiore: una vita apparentemente scintillante, ma vuota e priva di autenticità. Sotto i riflettori, l’anima appassisce, e con lei la vocazione, lasciando spazio a un’esistenza governata da regole che annullano l’individualità.
La fama, così, non è libertà, ma una gabbia dorata che allontana le persone dalla loro vera essenza.
Stylist & C.D.: IrinashkaP
Photo: Federico Sorrentino
Set designer: Haus of Ninja
Hair stylsit: Giuseppe Sestito
Mua: Emilio Luzzi
Nail Artist: Yaki
Ass. stylist: Keti Aleksovska
Ass. set designer: Girolamo Marroccoli
Model: Sara Pelvic from Wave agency